Ora mi devo occupare di una vicenda che mi fa orrore, anzi schifo. Partiamo dai fatti di Cretarossa, dall’immondia che la Tekneko non ritira sostenendo l’incivilta’ dei cittadini che riversano nei cassonetti senza differenziare, i tekniani alzano la voce, non svuotano i cassonetti ed addebitano anche spese aggiuntive al Comune. Una pacchia! Il problema vero e’ che da quello che apprendiamo, il personale scarseggia, l’immondizia si accumula e si va al collasso.
E Saieva o chi per lui, dinentica che a metterli in mora e far pagare il disservizio dovrebbe essere il Comune. Ma quelli sono protetti. A tal punto che si registrano condizioni di lavoro in azienda al limite del disumano. Dipendenti lasciati per dispetto in container roventi inabitabili e costretti a sostare sull’asfalto rovente sotto un sole che ti ammazza. Solo ed esclusivamente perche’ c’e’ un capoccia che si deve vendicare che fa il bello ed il cattivo tempo, assume parenti e dustrugge tutto quello che non e’ annesso al suo volere. Una circostanza che avevamo gia’ segnalato in Comune qualche giorno fa atteso che il maniacale atteggiamento non puo’ prevaricare qualsivoglia lavoratore e metterlo addirittura a rischio, a tal punto che ci si devono attrezzare da soli per difendersi da condizioni di lavoro da terzo mondo. Ed i sindacati? All’Inps, qualche ispettore comprensivo potrebbe essere sollecitato
NETTUNO MUNNEZZA: SCANDALO AL SOLE
luglio 18, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
NETTUNO VE LA RICORDATE LA STORIA DEI LOCULI IN OSTAGGIO?
luglio 16, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Ve la ricordate la storia dei loculi del Comune deposotati su un terreno di proprieta’ di Sergio Tomei? Ricordate che per poterli recuperare si doveva passare dalla ex azienda di Tomei sulla cui proprieta’ deve pronunciarsi la Cassazione e che i Fiori non consentivano il semplice passaggio. Che Saieva avvio’ un procedimento in tribunale sostenendo che i Fiori chiedevano una contropartita in cambio del passaggio? Poi arrivo’ Strati e si inventarono che volevano una liberatoria anche dagli ex amministratori che in altre epoche erano su quella proprieta’?
Bene, Tomei riesce a procurare quelle liberatorie per permettere al Comune di recuperare i loculi. Qualcuno pero’ in Municipio, forse uno dei loro legali che lavora in Comume, li informa prima dell’incontro di oggi con il Commissario che avrebbe dovuto comunicare loro che le liberatorie erano arrivate.Sergio Tomei viene invitato ad aggiungere una postilla, non veritiera ma che sarebbe utile per il processo in corso in Cassazione. Insomma Tomei non potrebbe sottoscrivere una falsita’. Morale della favola i loculi restaranno ancora in ostaggio. Come facevano a sapere tutto prima dell’incontro con Strati? Forse il Commissario dovrebbe indossare la fascia e tutelare gli interessi della comunita’.
ARDEA …A PROPOSITO DI RIFIUTI
luglio 16, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
E’ un mondo affascinante, non c’e’ dubbio.
Era il geometra Luigi Centore il Dec ad Ardea che si occupava di far le ” pulci’ alla Igiene Urbana azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. Ad Ardea, e’ noto, il grillino Savarese ha preferito togliersi da ogni inbarazzo dichiarando il dissenso. Scade il contratto con il Dec, si fa un bando, vi partecipano 4 studi tecnici ma questa volta si mettono i paletti: solo laureati. E cosi il bravo Centore che a 1500 euro mese aveva quell’incarico non puo’ piu’ partecipare. Forse quel prezzo era concorrenziale, non solleticava i laureati. Insomma uno studio di Lecce a 2100 euro si aggiudica questa funzione di controllo.
Ma che fa questo, per duemila euro viene da Lecce ad Ardea? Quindi rinuncia.
Magari uno si chiede ma perche’ partecipi se stai a Lecce e devi rinunciare? Diciamo che questa e’ la notizia.
Sono i misteri di questo affascinante mondo della munneza.
L’ incarico va al secondo classificato a 1950 euro mese e per fortuna e’ di Nettuno,non solo ma per fortuna sa cone sono fatti i grillini perche’ lo nomina Casto anche a Nettuno. E’ l’ ingegner Ferrante, purtroppo a noi noto per via di una querela di cui ci fece dono quando raccontammo una vicenda accaduta all’ ex centro raccolta dopo l’aggiudicazione alla Teckeko.
Dicono che presto si andra’ a gara anche ad Ardea essendo l’appalto scaduto da un paio di anni.
IL MISTERO ITALIANO DELLA CORRUZIONE
luglio 16, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Non c’e’ alcun dubbio che la gente comune oggi sia piu’ interessata a capire come vengono spesi i soldi pubblici, ma forse ne sa poco rispetto a chi li DEVE SPENDERE QUESTI QUATTRNI che da questi parti Anzio e Nettuno viaggiano intorno ai 100 milioni di euro l’anno.
Bene, stabiliamo che, sindaci ed assessori quei soldi non li devono toccare, nel senso che sono i dirigenti a compiere gli atti propedeutici alla spese in parte imposta . Sono loro che impiantano le gare, scrivono determine di affidamento di incarichi sia di gestione, che di consulenze. Sindaci o assessori non possono interferire in questo lavoro, se lo facessero rischierebbero l’imputazione per indebite pressioni.
Allora perche’ sindaci ed assessori quasi sempre sono loro che vengono accusati di corruzione?
Perche’ l’opinione pubblica ha gli occhi puntati sugli assessori quando ogni illecito trae origine solo dalla volonta’ del dirigente di consentire all’esecutivo di manipolare la pubblica gestione? Cosi come ogni disfunzione, ogni violazione delle regole d’appalto ,ogni contestazione sono e devono essere contestate dal dirigente. L’assesssore o il sindaco, non devono avere alcun tipo di rapporto con le imprese che vincono appalti o sono incaricate.Forse andrebbe punita gia’ questa che origa il preambolo.
E’ un mistero tutto italiano
ANZIO E NETTUNO L’IMMONDIZIA E’ UN PROBLEMA
luglio 13, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Tenere gli occhi ben aperti è necessario. Per carità so tutti bravi, ma 140 milioni di euro di immondizia tra Anzio e Nettuno, ragazzi, so tanti soldi, ma tanti tanti.
E sia,Camassa ha fatto un gran casino ad Anzio. Ha subito interdettiva, poi rientrate in quella bolgia istituzionale delle INTERDITTIVE” per caso, poi è finita in Tribunale per una situzazione pre-fallimentare, poi ha creato disservizi, ma cazzo la storia recente però non va dimenticata. L’ex dirigente abusivo ed il suo collega funzonario Droghini, hanno fatto il buono ed il cattivo tempo con le determine, le gare. SI scrisse una determina in cui si autorizzava Camassa a lavorare in “economia” ovvero perfino a personale ridotto ed a Palazzo nascevano le fazioni. Bruschini cacciava la Tekneko che voleva aprire un tavolo e De Angelis caccia Camassa che intende dialogare.
Ed i due sono soci in maggioranza. Intanto i dirigenti aprono azioni civili contro il disservizio e l’assessore fa cose che dovrebbero riguardare i dirigenti, s’allarga un pò. E questo è un problema. Eppoi arriva Dessì e scrive un romanzo e dentro c’infila una storia legata alla munnezza di Nettuno ed il quel capitolo nettunese ci stavano ex assessori di Anzio che filano con la giunta De Angelis. C’è una certa allegoria con quelle foto definite “panoramiche” non cui con uno scatto,magari senza messa a fuoco, si riesce a far emergere tutto lo scenario.
OGGI IN EDICOLA
luglio 13, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
ANZIO QUAL E’ LA VERITA’ DI QUEL RINVIO A GIUDIZIO?
luglio 12, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
E’ superficiale, da copisteria e non certo giornalistico trattare la vicenda dei rinvii a giudizio sulle coop senza arrivare all’essenziale. E l’essenziale in quelle imputazioni e’ il continuo riferimento della Procura ad una frase: “Placidi referente politico di Dell’Accio.” Che non e’ una cosa messa li’ tanto per dire, ma e’ il “FATTO” .
Se non si racconta che in quegli anni ci fu un sodalizio tra assessori e dirigenti concordando e definendo le aree, che divenivano isole indipendenti dove l’esecutivo si sceglieva il dirigente di rifermento, se non si parte da quella frase, resta solo gossip politico. Perche’ poi quella vicenda delle coop porto’ a rompere il sodalizio ed inizio’ l’era dei “dirigenti organizzati” guidati da un tecnico-politicizzato per copione e la fine di quel sodalizio, avvenuto in modo traumatico e conflittuale, porto’ ad Evergreen. Raccontare la velina diviene un depistaggio comunicativo perche’ politici e boiardi si riorganizzano di volta in volta, quindi la domanda e’: dopo Evergreen cosa c’e’? E questo ce lo deve dire De Angelis perche’ quello che preoccupa e’ che nessun provvedimento disciplinare e’ stato mai preso nei confronti di chi con un titolo da ingegnere che non aveva, ha perfino presieduto commissioni di gara per appalti milionari della munnezza e la dazione non poteva che essere lo stipendio raddoppiato. E ‘ quell’ ingegnere senza titolo, il presunto responsabile principale di tutte le vicende giudiziarie in corso,tutte in area Ambiente quindi autore di oltre trenta determine di proroga per 900 mila euro. Solo per rinfrescare la memoria la Santaniello per molto ma molto meno per quello che era l’impianto accusatorio, subi’ un procedimento disciplinare e la sospensione dal servizio. Che e’ un atto d’obbligo che non si e’ potuto permettere Bruschini che non si puo’ permettere De Angelis.
E’ questo il vero filone sospetto a Villa Sarsina che dolosamente viene tenuto in silenzio.
NETTUNO CASTO TORNA?
luglio 8, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
SUL RICORSO AL TAR DELL’EX SINDACO IL COMMISSARIO NON SI COSTITUISCE
Naturalmente io approfondisco. Interpellato un legale di cui mi fido dice: io mi costituirei specie se vi sono fatti contestati al Comune, il Commissario potrebbe incorrere in un danno verso l’ente. La contestazione al Comune c’e’ perche’ nel ricorso si contestano i protocolli separati. E qui sappiamo che non e’ vero per le ragioni gia’ espresse. Ovvero i protocolli sono manuali ed essendoci due fogli da registrare tra il primo ed il secondo si inseriscono i protocolli in rete dei vigili e dell’ufficio tributi che catturano le numerazioni consecutive nella registrazione tra il primo e secondo foglio. Poi nel ricorso c’e’ la contestazione al segretario comunale.Ma se non ti costituisci chi solleva il conttaddittorio?
Provo a ragionare.
Strati e’ un ministeriale e di certo avra’ chiesto parere in prefettura se costituirsi o meno.
E ci risiamo con le vicende dei Commissari, vedi Moriconi che rimane al suo posto per un anno, nessuno lo rimuove per poi scoprire che l’incarico di prefettura scadeva ad agosto 2017. E Moriconi ad ottobre, ovvero a mandato scaduto fa perfino causa al Comune e la vince. Assurdo. Troppo assurdo.
La penso cosi’.
Al 50% Casto ha buone possibilita’ perche’ il Tar accolga la sospensiva. Certi giudizi, pur nelle certezze del diritto, diventano interpretative e nella fattispecie il gioco con Montani, l’intervista a Il Fatto, costituiscono elementi interpretativi pur se forzati.Si aggiunga la desistenza del Comune che pesa in questa storia, per le ovvie contestazioni che mancheranno a mio parere, qualche elemento per ritenere possibile il ritorno di Casto c’e’, mancando tra l’altro una presa di posizione politica dietro la scelta di non costituirsi.
ANZIO FATTI E PAROLE
luglio 8, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
- Il sospetto che l’attacco al giornale parta da lontano c’e’. Che Asja Ambiente abbia ricevuto istruzioni per aprire trattative con il giornale di famiglia era voce diffusa ;che Toninelli a sorpresa scriva interrogazioni su Anzio, e’ un inedito, ovvero qualcuno avra’ chiesto un favore e che Toninelli sia il leader dell’assessore all’Ambiente di Torino, lo si legge sul web; che il Presidente di Asja Ambiente sia socio con il Comune di Torino nel MUSEO DELL’AMBIENTE, e’ documentato; che la Lega stia al governo con i 5 Stelle, lo sanno anche i ragazzini, che la Lega ad Anzio sia il primo partito e’ certo; che l’utilizzatore dell’impianto pissa essere la Raggi e’ piu’ di un sospetto ; che una pubblica amministrazione dichiari in sede ufficiale per voce del sindaco una presunta illegalita’ dell’impianto e che il vice sindaco dichiari che vuole aprire il fronte della battaglia con gli ambientalisti,e’ inopportuno e contraddittorio perche’ chi governa compie atti amministrativi certi. Che si sposti l’attenzione mediatica su Alessandroni e Salzedo , e’ strategia dello stesso governo. Devo continuare oppure e’ sufficiente?
NETTUNO COMMISSARIO ORA LE RACCONTO LA STORIA DEL POLPO
luglio 7, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Si racconta che ancora una volta Saieva sarebbe stato sbattuto come un polipo dal Commissrario.
Dott. Strati sa perche’ i polpi si sbattono? Dunque, da noi, in Puglia, i polpi si sbattono sugli scogli per ore fino a snervarli. Poi si mettono in una vaschetta di plastica e si riempie di acqua di mare. La vachetta viene abilmente “dondolata” in un avanti ed indietro, come una mamma culla un neonato. Alla fine di quest’ultima operazione il polpo e’ pronto per essere mangiato crudo. Una prelibatezza per pochi, perche’ il costo e’ proibitivo.
Bene, per quanto ella provera’ a sbatterlo l’ingegnere, non riuscira’ a snervarlo, per quella semplice ragione spiegata sui social dagli ex assessori cacciati, che pur hanno goduto di quei piaceri. Quel dirigente, come l’altro, come il segretario comunale, ospite in un appartamento di proprieta’ dell’ex sindaco o familiari diretti, dicevo, piu’ o meno gli ex raccontano, ed in particolare l’ingegnere, era l’autore delle cose impossibili, fuori dalla sua utonomia ed a completa disposizione dell’organo politico. Non a caso per un certo periodo era strapieno di incarichi. E quando provava a ribellarsi gli toglievano gli incarichi per poi ridarglieli quano era domato. Per raccontarle tutte dovremmo riempire un libro ma, dalla scandalosa transazione con la Parkroy, a quella dell’Ipi commissariata, al continuo ricorso a trattative private sotto soglia per evitare gare, ai Dec di famiglia, all’imbroglio del Cimitero, alla Poseidon, ha scritto, sotto dettatura, determine spaventose.
Stessa storia, pur se di minore intensita’ con D’Aprano, autore del capolavoro della Next, dei miracoli delle spiagge dove si aprivano ristoranti abusivamente legali che preparavano pappe a consiglieri comunali…Commissario non ne viene fuori, ella girera’ come una trottola e restera’ imbrigliato in un sistema interno viziato, che resta viziato nell’impianto di posizioni strategiche. Vicende che non possono emergere a meno che l’ingegnere,il piu’ coinvolto, esasperato,decida di partecipare al cantagiro pur sapendo di essere il primo responsabile , lettetalmente plagiato da un potere di polizia impiantato a Palazzo.
LA GLADIO NETTUNESE
luglio 2, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
CASTO PARLIAMONE CONTROCORRENTE APRE IL GIORNALE ALLA TUA VERSIONE DEI FATTI
Leggo dell’ex vice sindaco una nota del Sen Dessi che è inquietante, Oltre ad annunciare una querela in danno di Casto e non se ne capisce la ragione perchè non la spiega scrive testualmente:…. MA, SOPRATTUTTO, VIENE FATTA QUESTA SOSTITUZIONE SENZA SENSO NEL MOMENTO IN CUI A NETTUNO SI ASSEGNA IL SERVIZIO RIFIUTI, UNA COMMESSA DA 70 MILIONI DI EURO!!!…
Perbacco!
Ci sarà un magistrato che vorrà capirne di più anche in funzione di talune accuse rivolte al PM romano Ielo, anch’esse inquietanti riferite all’ex assessore Pinna,già colonnello delle Fiamme Gialle chiamato da Casto in Giunta.
Quello che appare controverso e devastante è la spregiudicatezza di questa lotta interna che sembra non avere limiti. Stiamo parlando di cose di una certa gravità e delicatezza che non si possono lasciar passare senza un intervento deciso degli organi investigativi.
Caso mai fosse sfuggito stiamo parlando di un Vice Questore.
SI ha le sensazione che dietro questa vicenda politica ci sia qualcosa di più subdolo e che una messaggistica cifrata affidata ai giornali di riferimento,vada ben oltre la questione politica nettunese.
Cos’è accaduto a Nettuno in questi due anni?
Non ho riferimenti telefonici di Casto, Mi piacerebbe intervistarlo perchè la “cosa” appare estremamente interessante.
IL PD DI NETTUNO SI AGITA..PER FARE COSA?
luglio 2, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Vabbe’ l’agenzia stampa dell’ex assessore ci racconta la favola dell’IN’S, tanto per rintuzzare a qualche nostro intervento in tema. Ne parliamo sabato su Controcorrente. Oggi parliamo del PD di Nettuno. E si, perchè ci sarà qualche lettore nostalgico
Poi ti chiedi la ragione perchè questo centro sinistra a guida diessina stia sparendo.
Basta solo seguire un pò da vicino quello che accade a Nettuno, dove da mesi si trascina una guerriglia che definirla ridicola è poca cosa. Un conflitto tra Cerchio e Reguiz per conquistare l’ambito traguardo della segreteria politica.
E per farne cosa?
Pensavo che se Reguiz la utilizzasse come marchio per un supermercato non sarebbe male. Il PD nettunese è come una palazzina diroccata che acquisti a saldo, per demolirla e ricostruirla ed ammesso che uno possa riuscirci ci vorranno a dir poco cinque anni per rimetterla in sesto.
E tornano in scena gli stessi personaggi, torna Burrini, dopo il confino obbligato e naturalmente torna a litigare.
A proposito Burrini non fu un sostenitore accanito dell’IN’S?
Vabbè un divagazione.
Certamente il conflitto non può essere sulla capacità attrattiva del consenso per le prossime elezioni. Ma solo un marchio da portarsi in giro.
Non manca neppure chi ipotizza un accordo con Eufemi
CI può stare, la tendenza è quella. L’alternativa sarebbe aderire al cartello delle civiche. In entrambi i casi ci sarebbe una spaccatura netta rispetto alla volontà degli irriducibili di organizzare un cartello di sinistra di lotta e non di governo Non manca neppure chi ipotizza un accordo con Eufemi . Giovedì è previsto un’assemblea dove immagino se le daranno di santa ragione. Imperdibil
Buona la prima, De Angelis emozionato Per il debutto il pienone in aula consiliare
luglio 1, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Val la pena ribadire ora e mai più che ciascuno farà il suo mestiere, noi i giornalisti e voi i politici, gli amministratori e consiglieri scelti dai cittadini per gestire la cosa pubblica. Siamo tutti amici, ci vogliamo più o meno tutti bene ma – lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo – non faremo finta di non vedere. Nel bene e nel male. Giochiamo pure se volete ma evitiamo battutine tipo “ti faccio fare il gioco della sabbia” (che personalmente non so neanche cosa voglia dire) o “hai già rotto er cazz…” che non fanno ridere e sono semplicemente spiacevoli.
Detto ciò passiamo alla parte bella della mattinata di giovedì 28 giugno, quella delle emozioni, dei sorrisi, delle strette di mano. Il nuovo consiglio comunale di Anzio è nuovo davvero, come ha fatto notare il sindaco Candido De Angelis 20 consiglieri su 25 sono nuovi, giovani o meno giovani “per loro è davvero la prima volta”. I visi tirati e probabilmente le mani sudate di chi sente la responsabilità del ruolo assunto.
E non è una questione d’età… Candido De Angelis di esperienza ne ha e tanta eppure anche lui è apparso sin da subito emozionato, anzi emozionatissimo. Al momento del giuramento, con la fascia tricolore, ha tenuto gli occhi bassi, ha detto pochissime parole con un nodo in gola, ha letto la formula e si è seduto. Ha preferito rinviare le sue considerazioni e ribadire i suoi impegni per la città più tardi dopo i riti di prassi: l’elezione del Presidente del consiglio comunale in prima battuta Massimiliano Millaci e l’elezione della commissione elettorale.
Un bel sospiro e poi il sindaco ha proceduto alla presentazione della Giunta, una squadra di 8 assessori e non 7 come indicherebbe il Tuel (a farlo notare la consigliera 5 stelle Rita Pollastrini) “credo di avere la facoltà di farlo ma ho avanzato – ha spiegato De Angelis – un quesito in tal senso alla Prefettura, attendiamo la risposta e se sarà negativa provvederò di consguenza”.
E poi un breve ma sentito approfondimento su quelle che il sindaco ha indicato come priorità: rifiuti, tributi, scuole, patrimonio pubblico.
I primi due punti sono in qualche modo legati: “la criticità maggiore è stata riscontrata nell’incasso della Tari pagata, solo il 40% degli utenti paga, al di là di ogni motivazione e di ogni reponsabilità dell’ente rispetto al servizio, non può essere permesso. Noi dobbiamo mettere a posto ciò che ci compete: con la Camassa ci sono tanti problemi, alcuni legati anche al Commissariamento, e dobbiamo verificare se esistono presupposti per determinate azioni. Sui rifiuti interverremo al più presto comprese quelle necessarie modifiche al sistema di raccolta differenziata che oggi non funziona come dovrebbe. Stiamo studiando anche come combattere il problema dell’abbandono dei rifiuti da parte dei cittadini, un problema che sta diventando veramente importante”.
Rifiuti ma anche urbanistica (strade, quartieri, piani particolareggiati), edilizia scolastica (l’impegno per rendere sicure le scuole del territorio a fronte di un’emergenza che è uguale in tutta Italia, l’aministrazione si impegnerà sin da subito), bilancio (debiti fuori bilancio sui quali il sindaco vuole vederci più chiaro a volte sono stati fatti in realtà per spese non straordinarie come la legge indicherebbe), biogas e ambiente (l’apertura al confronto e al dialogo con le forze politiche ele associazioni della città), il turismo, lo sport, le attività produttive…
Un elenco lungo di impegni e buoni propositi assunti in campagna elettorale e ribaditi nel debutto dell’assise giovedì.
Il sindaco si dice pronto e con lui la sua maggioranza, negli interventi dell’opposizione la naturale predisposizione al controllo, senza però far mancare la collaborazione (due mozioni già pronte) e la preposizione qualora il fine fosse condivisibile.
Buona la prima dunque.
Dalla prossima seduta i toni saranno senza dubbio più forti ma si sa, è la politica e sarebbe noioso diversamente.
Laura D’Amore
ANZIO RACCOLTA RIFIUTI ALLA CORTE DEI CONTI
luglio 1, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Nell’estate 2017 i Comitati di Lavinio, dei Cittadini Sacida, Associazioni come Legambiente di Anzio-Nettuno, prima che aderissero al Coordinamento Uniti Per l’Ambiente, hanno dato vita ad incontri con i cittadini ed a raccolte firme intorno ad una petizione rivolta al Sindaco di Anzio, affinchè ponesse mano per risolvere una situazione tragica del territorio. L’area amministrativa dell’ambiente è stata sotto il mirino della Magistratura penale. Ma ogni eventuale provvedimento che il giudice prenderà sarà relativo ai colpevoli che saranno chiamati a pagare, ma chi ripagherà i cittadini dell’enorme disagio che patiscono da anni? Durante l’inverno tecnici di Uniti Per l’Ambiente hanno raccolto documenti, atti e testimonianze di vario genere, redigendo un corposo elaborati, con cui si racconta la gestione dei rifiuti nel Comune di Anzio con tutte le sue anomalie, le sue inadempienze e gli errori strutturali del capitolato di gara e quindi del contratto di gestione. L’elaborato è stato inviato alla Procura della Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale del Lazio. La documentazione necessaria è stata richiesta all’Amministrazione Comunale con regolare istanza di accesso agli atti amministrativi protocollata in data 25 agosto 2017. Nonostante i solleciti il Comune di Anzio non ha permesso ai richiedenti di venire in possesso o di visionare i documenti richiesti. Ad oggi il neo sindaco eletto Candido De Angelis risponde pubblicamente nel primo consiglio comunale di apertura mandato di aderire al tavolo di confronto con un Uniti per L’ambiente. Inoltre De Angelis dichiara che il 40 per cento dei cittadini non paga la TARI. In uno degli ultimi consigli comunali é stata approvata la riscossione coattiva, se ne evince che tramite Equitalia i cittadini saranno costretti a pagare. Chi costringerà invece la passata amministrazione a risarcire la cittadinanza per il danno causato dalla cattiva gestione dell’ufficio ambiente?
L.D.B
ANZIO-NETTUNO DUE PAESI IN ATTESA DI GIUDIZIO
luglio 1, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Due paesi in attesa di giudizio. Un peso giudiziario che incombe su Anzio che forse non ha ancora terminato la fase investigativa. Un settore quello dell’Ambiente, devastato dal sospetto di una mala gestione che ha coinvolto buona parte dell’intero apparato comunale a cui la giunta De Angelis deve dare risposte che devono necessariamente andare contro gli alleati di oggi, ma anche di ieri.
Difficile non restarne coinvolti.
Difficile poter restare in equilibrio.
Ed e’ sempre l’Ambiente protagonista a Nettuno, dove cambia “l’oggetto sociale” dell’interesse.
Qui è il cimitero nel mirino di un’indagine complessa anzi volutamente resa complessa.
Nel caso Nettuno la gestione commissariale, che si è’ insediata da poco tempo, non consente il controllo “politico” sulla continuità di atti dettati, tra l’altro , da una situazione di emergenza.
Troppe sono le incombenze da dover affrontare per il commissario alcune sempre nel mirino degli investigatori. Vedi Poseidon.
I dipendenti comunali chiamati più volte dagli investigatori a rispondere in materia, avrebbero collaborato anche nei dettagli proprio per la complessità dei fatti ,almeno questo è quel che racconta il chiacchiericcio, perché l’oggetto dei desideri è in primo luogo il terreno dove doveva o dovrà sorgere il nuovo cimitero, eppoi il “progetto finanza” per evitare la gara europea.
E qui il cosiddetto popolino si diverte ad individuare le proprietà dei terreni per progettare il nuovo cimitero, ma sono terreni fantasma su cui i responsabili comunali chiamati a redigere il piano d’intervento, vanno in crisi .
Un business che a peso vale oltre 20 milioni di euro.
Evitiamo di entrare nei dettagli, che sono tecnici e difficili da capire, ma far passare l’idea che si litiga per quattro stupidaggini e per quello cade una giunta, può essere argomento utile ad appassionare i tifosi della curva sud.
Però prima di entrare nel merito delle problematiche investigative dei due paesi,non possiamo ignorare quel che si muove e si agita dietro la stampa locale, dietro i giornalisti locali che giocano un ruolo determinante per Nettuno e per Anzio.
Qualcuno in modo diretto ed evidente, altri registi occulti o presunti tali, che si affollano, chi alla corte del nuovo re di Anzio, chi predicatore degli ex guastatori.
Non esce una sola riga sulla vicenda del cimitero.
Non si appassiona la stampa locale all’inchiesta che coinvolge l’Ambiente ad Anzio, fatti salvi i fatti di cronaca .
Eppure i fatti successivi alle due inchieste di Anzio e Latina, sono noti.
E’ noto che la Guardia di Finanza ha acquisito gli atti riguardanti la vicenda dell’ingegnere con la laurea breve, la richiesta di risarcimento della Corte dei Conti.
E’ noto che ci sono altre aziende del settore che sarebbero state agevolate.
Atti che la GF ha acquisito dopo gli arresti.
E’ noto che, nonostante tutto, ci sia una spinta forte perché quell’ingegnere senza titoli per assurgere a ruoli dirigenziali, ancor meno di presidente di Commissione aggiudicatrice di gare, torni a quel posto.
E noto che il Comune di Anzio non osi prendere provvedimenti, atteso che qualcuno ha occupato un posto abusivamente ed abusivamente ha fatto il presidente di commissione di gare milionarie in ambito della raccolta dei rifiuti.
E’ altresì noto che è in corso una forte azione giudiziaria per dare il benservito a Camassa, che viene graziata dall’interdittiva, ma il Comune di Anzio porta l’azienda in giudizio per via di una possibile situazione pre-fallimentare che sarebbe in corso presso il tribunale di Bari.
Ed è altrettanto nota la differenza di posizioni politiche tra Luciano Bruschini e Candido De Angelis in materia.
Bruschini frena l’azione di contrasto a Camassa, De Angelis li caccia a modo suo quando tentano di rapportarsi con il neo eletto.
Morale della favola si vuole andare a gara.
E qui si prefigura uno scenario incerto, difficile da comprendere, quando De Angelis all’Ambiente ci mette quello che sarà il vice sindaco, l’uomo più forte della sua giunta, mentre c’è chi preme per rimettere Dell’Accio a quel posto e toglierlo alla Santaniello che pur ha intrapreso la guerra a Camassa.
Il “vizio” di Controcorrente di raccontarli questi accadimenti, trova ostilità a 360 gradi, perché per noi è materia, appassionante di inchiesta giornalistica , per tutto il resto del cosiddetto cucuzzaro, è fastidio ed intralcia possibili intese di “programma” sia in ambito pubblico che in ambito privato, in un privato dove spesso prevale il patto di non belligeranza nelle spartizioni degli appalti.
Ecco perché si fa stonata la musica che s’intona quando ci si accusa di “prendercela con tutti.”
Ma tutti se ne accorgono solo ora?
Far salvo il diritto dovere di cronaca, di opinione, informare innanzi tutto, era, è e sarà la nostra bandiera, pur in situazioni ambientali ostili e senza fare gli eroi, vero che il nostro lavoro è simile al lavoro di tutti i giornali “normali” oltre le periferie.
Noi facciamo un giornale “normale” che non raccoglie le veline ma ci mette del suo.
Fuori dal protagonismo, raccontarlo non è una vanteria, ma solo mettere al corrente l’opinione pubblica quando l’informazione, certa informazione, è parte attiva del teatrino.
Un teatrino che volenti o nolenti coinvolgerà l’imminente campagna elettorale di Nettuno che non è estranea all’azione di governo che intraprenderà Anzio nelle logiche dei grandi appalti.
Raccontiamo spaccati di amministrazione del bene comune, perché quello è bene comune, che farebbero accapponare la pelle a qualsivoglia organo di controllo, eppure il permessivismo esagerato, palese, ha le sue regole di apparato.
Come puoi dichiarare chiuso il capitolo Casto, se Casto ha ancora i suoi più stretti collaboratori al controllo strategico della Poseidon in un contesto dove non c’hai da scavare tanto per capire che c’è conflittualità con i vertici del Marina.
Perché al controllo della Poseidon proprio loro?
Una circostanza che regge in ogni forma di governo.
Se a capo della Poseidon c’è Cosenza in abbinata con Aquino, se entrambi sono nel collegio dei revisori dei conti del Marina SPA, se il Marina ha in corso contenziosi di una certa gravità con il Comune, il matto, scusate, non sono io.
Quindi il sospetto c’è che l’ex assessore alle Finanze, oggi plenipotenziario in Poseidon debba avere il controllo di quella Partecipata che ha collezionato buchi e non solo.
Sconcertante la vicenda del portierato, dei dipendenti pagati a 16 euro l’ora ed un contratto con il Comune che assegna un costo di 13 euro.
Perché Poseidon doveva perdere quattrini?
Solo per fare di Casto l’eroe popolare che risparmia quando doveva servirsi della Poseidon per e mette nei guai seri l’amministratore della Partecipata?
Quello è un fatto di una gravità inaudita che viola le regole del codice civile e penale della società a responsabilità limitata
E cosa c’è di poco chiaro dietro l’assunzione di falsi DEC quelli che dovevano controllare l’appalto del Cimitero della Poseidon, dove si ricorre alla querela temeraria per intimorirci.
Ed è altrettanto sospetta l’azione repentina di ricorrere ad un appalto provvisorio, sempre d’urgenza, sempre sotto la famosa soglia di 40 mila euro che sembra lo sport preferito di Saieva, togliere il lavoro del cimitero alla Poseidon e pagarlo andando a tagliare la spesa della Partecipata.
Che senso ha?
Qual è la strategia e chi è lo stratega?
E sulla stampa locale, quasi fossimo in epoca di regime, gli ex assessori si incensando decantando gesta di una ripresa del paese grazie alla loro opera.
Quale ripresa?
Quali opere?
Ed il popolo, che è per tradizione ignorante, ci crede, crede ai titoli di quei giornali che forse fanno ancora più danni dei loro compari.
Se tutto questo è non solo, corrispondesse a verità, perché l’intero apparato pubblico contesta una corretta informazione e non vuole cercare rimedi per interrompere tali circostanze inquietanti?
Perché d’improvviso sono tutti impegnati nel raccomandarci che sarebbe necessario cambiare strategia?
Ma che vuol dire?
Poi quando fai questo mestiere devi cercare di capire, devi tornare alle elezioni del 2016 a Nettuno quando da Latina si affacciavano per la prima volta esponenti della Lega o legati a figure di spicco dei salviniani pontini,finiti nell’inchiesta che porto agli arresti di Anzio.
Sì, è inutile che giriamo intorno perché gli arresti a Latina riguardano pure questa zona. Non hanno arrestato nessuno e non ci stanno indagati delle nostre parti, ma riemerge un nome presente nei mesi scorsi sulle cronache politiche.
È quello del responsabile regionale della Lega.
Il leghista di Terracina, quello venuto a dettare legge in Noi con Salvini ad Anzio e Nettuno, l’amico dell’imprenditore della munnezza Del Prete di Cisterna…..
Il discorso si fa serio e vi spiego. Zicchieri – che intanto è diventato deputato nel collegio di Frosinone – sta nelle carte dei 25 arresti a Latina. Quelli per il clan Di Silvio.
Che c’entra?
Nel 2016 è candidato a Terracina e per le affissioni dei manifesti si affida a uno che la sa lunga quando si tratta di estorsioni e riciclaggio.
Un certo Agostino Riccardo che viene trovato dalla Polizia con i manifesti di Zicchieri, dell’ex consigliere regionale Cetrone (sempre di Latina) e di altri.
E vabbè che c’entra?
Lo ha spiegato il magistrato Prestipino dicendo che ci stanno “indici importanti della mafiosità del gruppo, capace di stringere rapporti con la politica“.
Pure con un certo Tripodi che nel 2016 era candidato a Latina e metteva insieme tessere elettorali in cambio di 30 euro ed ora è consigliere regionale della Lega.
Lo dicono le indagini ma lui non è accusato di niente, come Zicchieri che però ci interessa di più.
Perché aveva rapporti con Del Prete, quello che è finito arrestato nell’indagine su Patrizio Placidi. Quello che voleva “ammazzare”.proprio Placidi (politicamente) puntando su Alessandroni e Capolei.
Sono carte processuali, non ci inventiamo nulla,né i protagonisti locali potevano sapere. Non potevano sapere quel che accadeva a Latina, ma sapevano quel che accadeva ad Anzio.
Non siamo tra quelli che alzano fumo e che fanno i convegni a tema, ma certamente talune circostanze legate alle inchieste che sono in corso,come dice il magistrato, sono indicativi se non c’è almeno “una pausa” di discontinuità, magari per capire come va a finire, pur nell’ottica garantista a cui crediamo più dei predicatori di messe opportunistiche.
Ed è indicativo se la scorsa settimana le urla del Commissario Strati si sentivano per l’intero palazzo comunale. A raccontarcelo qualcuno che per caso passava per i corridoi mentre era in corso una riunione di tutti i dirigenti. Strati l’ho conosciuto, è persona a modo e se gli saltano i nervi evidentemente ha iniziato a comprendere che la questione è seria, più seria di quel che si possa immaginare.
NETTUNO GRANDI AFFARI ALLE VELE 2 ?
luglio 1, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Uno slittamento a settembre del ricorso al Tar, tutto sommato sarebbe stato preferibile perche’ allungare i termini della spauracchio, ti fa conservare un certo potere contrattuale. Come dire: occhio che se torno so guai. Forse non a caso riemerge il romanzo degli ex di Casto in prossimita’ dell’appuntamento del 18 luglio. In quel documento “politico” titolato LA VERITA, non sono velate le minacce rivolte all’ex sindaco quando con una certa spregiudicatezza si scrive: ..se non fosse sufficiente tiriamo fuori le carte. La stranezza e” l’insistenza di accomunare queste minacce a Casto ed il cognato direttore. Ora e’ da capire qual e’ il livello di pericolisita’ di queste carte e se e’ tale da costringere l’ex sindaco a scappare con la coda tra le gambe vero che emerge una circostanza: gli impicci ci sarebbero ( noi li abbiamo quasi tutti svelati) ma le possibili operazioni sospette le avrebbero fatte mettere in atto da dirigenti impauriti e messi sotto pressione.
Una delle operazioni in corso su cui accendere i riflettori sarebbe lo spostamento dell’IN’S ed i termini della contropartita. Chiavetta concordo’ la nuova sede dei Vigili immefiatamente midificata quando arrivo’ Casto. Si dice che il Comune avrebbe avuto in cambio 200 metri a disposizione che avrebbe affittato ad un farmacista di Roma. E’ prevista una Farmacia all’interno delle Vele2?
Eppoi tutta la parte legata al settore pubblicitario….cartelloni, allestimenti interni.
Argomento da approfondire.
NETTUNO CIMITERO IN EMERGENZA, MA CHI CONTROLLA’ NESSUNO, PROPRIO NESSUNO IERI COME OGGI
luglio 1, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
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Mentre sono tutti intenti a scannarsi per la conquista del trono pubblico, apprendiamo cose aberranti.
Il Comune di Nettuno non è dotato di Polizia mortuaria. Il Cimitero è carente delle stanze dove si dovrebbero accogliere le salme e manca la “sala dei restringimenti”.
Poi ci dovrebbe essere una sala di accoglienza delle salme,Capita il morto di sabato,la salma deve essere accolta in questa stanza appositamente a norma con determinate caratteristiche. Oppure capita che si ordini il fermo della salma per procedere alle autopsie.
Tutto avviene in una stanza non a norma ed in assenza di ogni regola sanitaria, Raccontano che quando fanno restringimenti, ovvero quando devono procedere alla esumazione e l’estumulazione che sono le operazioni cimiteriali che vengono condotte al termine del periodo di assegnazione della sepoltura in terra (10 anni) o trascorsa la durata della concessione di un loculo o di una celletta (normalmente 40 anni) le “cassette” in mancanza di spazi vengono depositate nelle carriole
Scoppiano le salme, l’area dovrebbe essere immediatamente cantierizzata. Nessun controllo della Asl e caso mai ci fosse quel cimitero lo si dovrebbe chiudere.
Le condizioni di lavoro degli operai violano tutte le norme di sicurezza, gli abiti di lavoro per determinate operazioni dovrebbero essere appositamente bonificate. Che le bare esplodino non è cosa rara e gli interventi degli operai sono di una certa delicatezza igienica.
Ecco,continuate così, continuate a gestire questo municipio nell’illegalità, massacratevi per andare a fare gli affari vostri a Palazzo.E’indegno che tutto questo non crei un minimo di interesse nelle forza politiche.
ANZIO LA GIUNTA C’E’ MA….
giugno 26, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Non spetta al noi il giudizio, Noi registriamo fatti, li documentiamo,
Spetta invece a noi ricordare che De Angelis consigliere di Bruschini, chiese con forza l’azzeramento della giunta.
Chiese che fosse revocato l’incarico ad Alessandroni ed in quelle ore drammatiche degli arresti, delle due inchieste, Alessandroni si dimise,soprattutto per la nota vicenda del Falasche calcio
Cos’è cambiato?
Era una pressione su Bruschini? Cos’è cambiato se oggi De Angelis sindaco lo riporta in giunta?
Era una pressione su Bruschini?
Ieri a palazzo giravano avvocati insieme al neo nominato, forse stavano trovando il cavillo?
Intanto Villa Sarsina è frequentata anche da Del Giaccio. Serve ammorbidirlo dopo l’annuncio di una dura presa di posizione giovedì in consiglio?Millaci proposto presidente del consiglio. Una possibile trombatura perche’ va al voto dell’assemblea che difficilmente gli dara’ il trono. Altri accordi sottobanco
LA GIUNTA
COMUNICATO STAMPA
Il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, questa mattina ha nominato la Giunta Comunale: “Ora massima determinazione per onorare tutti gli impegni assunti con i cittadini”. Giovedì, alle ore 10.00, il primo Consiglio Comunale
Questa mattina il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, ha nominato la Giunta Comunale che, a Villa Sarsina, ha tenuto il primo incontro per programmare il lavoro sul territorio. Gli Assessori sono i seguenti:
– Danilo Fontana, Vicesindaco con delega alle Politiche Ambientali e Sanitarie;
– Laura Nolfi, Assessore alle Politiche Culturali e della Scuola;
– Valentina Salsedo, Assessore alle Politiche delle Attività Produttive, del Turismo e dello Spettacolo;
– Giulia Molinari, Assessore alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità;
– Giuseppe Ranucci, Assessore alle Politiche dei Lavori Pubblici;
– Eugenio Ruggiero, Assessore alle Politiche di Bilancio, delle Entrate e del Patrimonio Comunale;
– Gianluca Mazzi, Assessore alle Politiche del Territorio;
– Alberto Alessandroni, Assessore alle Politiche Sociali.
La Giunta De Angelis, giovedì 28 giugno alle ore 10.00, sarà presentata, in Consiglio Comunale, insieme alle linee di indirizzo programmatico dei prossimi anni.
“Con la nomina della Giunta e con il primo Consiglio Comunale di giovedì prossimo – afferma il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis – inizia ufficialmente l’attività amministrativa. Auguro buon lavoro agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali, invitandoli alla massima determinazione per attuare il programma amministrativo e per onorare tutti gli impegni che abbiamo assunto con i cittadini”.
NETTUNO CREDITO COOPERATIVO LA SECONDA SVOLTA
giugno 24, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
E’ tutta da capire questa vicenda della ex bancarella oggi Credito Cooperativo. E’ da capire il ruolo di Cicco che non è poi così subalterno come potrebbe apparire, ma appare una sorta di uomo della provvidenza ” da utilizzare per strategie particolari.
Entra Papa ed esce Cardinale. Nel suo caso ci sta , ma lo fa quasi fosse una missione.
Esce da Presidente ed entra da consigliere.
Ed è da capire anche quel che sarà in termini di epurazioni, perché se il direttore restasse al suo posto anche dopo il secondo Eufemi, allora tutto sarebbe più intricante, vuol dire che le logiche sono altre ed altri sono gli interessi.
Proveremo ad approfondire sabato prossimo, ma se Eufemi fu costretto alle dimissioni da quel CDA, se alla Verdiana assistemmo alle accuse del complotto da parte di qualche consigliere che evidentemente aveva buoni appoggi ai vertici, se la spaccatura interna appariva insanabile, non c’è dubbio che colui o coloro che cedono e fanno la seconda svolta pericolosa, la devono fare perché non hanno alternative. La domanda sorge spontanea: saltera’ il direttore Masullo?
ANZIO DUBBI POTERI
giugno 24, 2018 | Inserito da Associazione Culturale Controcorrente.name under controcorrente.name |
Non ci vedo nulla di strano in una riorganizzazione politica degli ex assessori di Nettuno . Di strano ci sara’ solo la via che intraprenderanno per cercar bottega. Pero’ l’analisi va fatta, altrimenti si rischia di far confusione.
C’e’ da dire che sotto il profilo meramente iatituzionale Casto c’ha ragione. Non c’e’ un’associazione assessori uniti. Il sindaco li nomina e puo’ rimuoverli quando ritiene che il rapporto fiduciario sia venuto meno. Non s’e’ vista una solidarieta’ di “categoria” quando Casto revoco’ la Biondi. Il rapporto fiduciario era venuto meno solo nei confronti di Mancini. Quindi che si fosse insediato un gruppo di potere appoggiato da quattro consiglieri, e’ realistico rispetto alle dimissioni di gruppo che Casto non aveva chiesto. E questo gruppo di potere a cosa mirava? Lasciamo stare gli errori del sindaco sceriffo che si circonda di assessori sceriffi per tentare di fargliela pagare. E’ una vendetta infantile poco razionale ed e’ il limite di Casto. L’errore di aver creato una struttura controllata da portodanzesi gli e’ costato caro perche’ ha permesso che si formasse un fronte trasversale. Quando l’assessore Fiorillo pagava consulenze a Vasoli oggi consigliere o forse assessore di De Angelis, c’era gia’ un “processo” in corso ed intervenire dopo con la mannaia, in politica e’ un errore che paghi. L’asse con De Angelis era chiaro e piu’ volte lo facemmo rilevare.Ammesso anche che De Angelis sia il vero protagonista di questo corso politico. Ergo, e’ da Anzio che parte la conquista di Nettuno .A Nettuno si e’ costituito un gruppo di “guastatori” che ha la finalita’ di ostacolare ogni tentativo di unificare una formazione politica sia essa di partiti o di civiche. Se l’intuizione non mi inganna Fazzone verra’ ancora a destabilizzare . E questi sono solo dettagli. Credo ci sia poco margine per fermarli. Auguri.
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